Di ritorno dal laboratorio teatrale “Il nemico in classe” condotto da Satyamo Hernandez e Abha Federica Mariano a Catania per la trasferta siciliana del Progetto La Rete – Costruire legami, sfuggire all’isolamento”…Ancora nel cuore tutta la bellezza, la delicatezza e la forza delle meravigliose persone con cui abbiamo avuto l’onore di condividere questa esperienza – Grazie a Purnima Centro Yoga, Laura La Rosa e tutti i partecipanti

“IL NEMICO IN CLASSE”  Un gruppo ideato per insegnanti di ogni ordine e grado.  Un percorso per imparare a contattare in maniera empatica il “ragazzo difficile”, quell’alunno che riesce a spingere quei delicati bottoni che ci fanno perdere la pazienza e a volte persino le staffe!

L’insegnante è chiamata a relazionarsi con centinaia di ragazzi, passando con loro molte ore della giornata. Possiamo comprendere quanto sia difficile stabilire e gestire una relazione d’aiuto (quale é il rapporto allievo – insegnante), tanto più quando si ha a che fare  contemporaneamente con un’intera classe.

Sono in gioco rapporti umani, suscettibili alle affinità e alle differenze caratteriali, disparità cognitive e diverse modalità di apprendimento, troppo spesso in conflitto con il programma di studio, le riunioni e i mille obblighi che esulano dal rapporto diretto con lo studente.

Chiaramente ci piacerebbe pensare che l’equanimità sia una dote comune a tutti gli insegnanti ma, ahimè, non è così, gli insegnanti sono umani ed essendo umani devono fare i conti con le simpatie e le antipatie che possono influire sul rapporto con gli alunni, nonché con le difficoltà che ognuno di noi affronta nella propria vita privata.

Attraverso lo strumento teatro, l’attore impara a contattare quegli elementi caratteriali e emozionali che compongono il “linguaggio” dell’uomo, imparando a riconoscere in se stesso elementi basilari del comportamento umano e a sentire come le varie tipologie di personalità esistono a livello potenziale in ciascuno di noi; solo così un attore può interpretare efficacemente anche un ruolo distante dal suo usuale modo di essere.

Sfruttando la forza di questo processo affronteremo le complesse dinamiche e gli elementi che compongono la relazione con quell’alunno con cui è così difficile rapportarci, cercando di comprendere in maniera empatica la sua personalità e il suo vissuto, riconoscendo dentro di noi gli elementi che ne fanno parte e giungendo a scrivere un monologo interiore che possa rivelarci cosa quel “ragazzo difficile” chiede al mondo, a se stesso ed a noi.

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