Il termine olistico, che deriva dal greco “olos” – significa “tutto, intero, globale”, è stato coniato dal filosofo e politico sudafricano Jan Christiaan Smuts negli anni ’20.
Smuts definì l’olismo nel suo libro Holism and Evolution (Olismo ed evoluzione), del 1926: è una posizione teorica secondo la quale le proprietà di un sistema non possono essere spiegate esclusivamente tramite le sue singole componenti, poiché la sommatoria funzionale delle parti è sempre maggiore, o comunque differente, delle medesime parti prese singolarmente.
Cosa significa olistico: dalla definizione all’esempio
Un tipico esempio di struttura olistica è l’organismo biologico: un essere vivente, in quanto tale, va considerato sempre come una complessa unità-totalità, non riducibile ad un semplice assemblaggio delle parti costituenti.
A differenza di una macchina, dove sono le singole parti a formare e spiegare il tutto in senso deterministico, è solo a partire da un principio superiore che nell’organismo vivo è possibile comprendere lo sviluppo di tutti i suoi più profondi aspetti.
AEDO, come Associazione olistica, pensa appunto all’uomo e al suo benessere come un’unità armonica di corpo, mente, spirito, ambiente naturale.
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